martedì 20 agosto 2013

VADEMECUM PELLE: le 10 regole (prettamente alimentari) per mantenerla sana (e più sano è più bello)

REPETITA IUVANT. Ve lo premetto, perché queste regole (sacrosante), dovrebbero ormai appartenere al bagaglio culturale di ognuno di noi. Forse non vi sembreranno nuove, ma c'è poco da discutere, queste sono, queste rimangono.


  1. Ridurre (sarebbe meglio eliminare) le proteine e i grassi animali.
  2. Ridurre l'eccesso di cibo.
  3. Ridurre gli zuccheri semplici.
  4. Ridurre (per quanto possibile) la quantità di additivi chimici, conservanti, coloranti e affini, attraverso il consumo di cibo biologico, a chilometro zero, etc...
  5. Scegliere i carboidrati complessi, rispetto a quelli raffinati (ergo, mangiare integrale)
  6. Aumentare il consumo di fibre (legumi, cereali integrali e verdure)
  7. Aumentare il consumo di frutta e verdura ( poichè sappiamo bene che contengono vitamine e micronutrienti essenziali)
  8. Bere molta acqua lontano dai pasti.
  9. Scegliere il sale marino, rispetto a quello raffinato, ma usarlo comunque con moderazione.
  10. Smettere di fumare.

Intesi?!






back in town / l'estate sta finendo, durudurudurududduddu du du

Eccoci tornati dalle vacanze.
Con un rientro benedetto da pioggia, vento, tuoni e fulmini. Evviva.

Vediamo di capire cosa è successo nel frattempo...Innanzi tutto, filippo magnini e federica pellegrini sono tornati insieme e lady gaga ha fatto uscire il nuovo singolo (vedi qui, perchè scommetto che ti interessa!), qualche vip è a rischio cellulite...e poi, vediamo. Ah, sì, certo, c'è un po' di caos in Egitto. Giusto un po'. Centinaia di morti. La biblioteca di Alessandria è stata assaltata. Di nuovo. La BIBLIOTECA DI ALESSANDRIA. Quisquiglie. Solo milioni di volumi. Solo il simbolo della libertà di conoscere, e della lotta contro lo sciagurato controllo del sapere, considerata la (recente) ricostruzione, peraltro, di un certo rilievo dal punto di vista del valore architettonico. Soltanto la sede "ufficiale" del nostro sapere. Di quello di cui c'è da andare fieri, che non comprende culi famosi e cafona compagnia cantante.
E noi? Intanto, scommetto che si alzeranno un po' i prezzi della benzina, tanto per cambiare.

Sto scivolando pericolosamente verso la ramanzina...

Quindi, è il caso che vada a sistemare le valige.

A proposito, passata bene l'estate?

venerdì 26 luglio 2013

Ghassoul mon amour. Guida all'acquisto dell'argilla giusta.

Ne abbiamo già parlato, lo so. Ma questa argilla, questa terra preziosa e antica è così utile e versatile, che ogni volta che la uso ho voglia di tesserne le lodi.

Stavolta, però, cercherò anche di rendere utile la cosa. Infatti, il mercato, offre oggi una varietà più ampia di marche di ghassoul (o rassoul che dir si voglia),  e la domanda nasce spontanea:


  1. Quante marche sono adesso disponibili?
  2. Sono tutte uguali?
  3. Che differenza c'è?
  4. Perchè alcune costano molto ed altre invece sono relativamente economiche?
  5. Dove posso trovarle?

(e le domande sono già cinque!)
Vediamo di rispondere.

Innanzi tutto, sul mercato ce ne sono veramente di molte marche. I prezzi non  sono altissimi, tuttavia, per motivi che non riesco a verificare, variano, a volte anche considerevolmente.

Quello della Tea Natura è buono ed economico. Costa intorno ai cinque euro per una quantità pari a 350g. Si può trovare facilmente, come tutti i prodotti della tea natura. Lo metto al primo posto, perchè è la mia prima scelta.

Poi c' quello di Aroma Zone, di qualità lievemente inferiore, comunque, siamo lì. Il prezzo è però più conveniente: 5,50 euro per cinquecento grammi. Si trova solo sul sito di Aroma Zone, o nei loro negozi, se passate in Francia...

C'è anche il ghassoul dell'Alva, una marca che io amo molto. Tuttavia non l'ho mai provato perché il prezzo, onestamente, mi pare un po' troppo alto. Infatti, per la confezione da 100g, si spendono più di otto euro.

Stesso discorso, per la confezione da 200 g della Kart, che costa la bellezza di 16 euro e rotte...

Se dovessi vincere all'enalotto li provo e vi faccio sapere (ma piuttosto, esiste ancora l'enalotto???)


giovedì 25 luglio 2013

L'indomabile ANGELICA


 


L'Angelica (Angelica achangelica) è una pianta della famiglia delle ombrellifere. Detta anche erba degli angeli o arcangelica, ha origine nel Nord Europa. Infatti, la specie considerata più attiva a livello fitoterapico, sarebbe l'Angelica della Lapponia. Dalle nostre parti è raro vederla crescere spontaneamente, se non in alcune zone alpine, tuttavia è comunemente coltivata in orti e giardini.

La Storia
La pratica della coltivazione dell'Angelica risale al millecinquecento, ma già dal decimo secolo, la si importava dai paesi scandinavi come merce preziosa, visto i molteplici utilizzi. Spezia, verdura, erba officinale, l'Angelica veniva usata addirittura contro gli avvelenamenti. Deve il suo nome all'arcangelo Raffaele, che secondo la tradizione popolare, la usava per dare sollievo agli appestati.

Le Proprietà
Dell'Angelica non si butta via niente! Radici (da estrarre e seccare in autunno), foglie (da raccogliere a primavera) e fusto (in estate), se pure in modo differente, sono tutti utilizzabili. Persino con i semi si può preparare un ottimo impacco per occhi stanchi. Ricca di principi attivi quali tannino, cumarina, olio essenziale, resina e sostanza amare, è indicata in caso di gonfiore e meteorismo, catarro bronchiale, ma anche di disturbi del sonno. Utile per mestruazioni irregolari.

Oggi viene usata con più parsimonia che in passato. Infatti, è una pianta che dovrebbe essere consumata con attenzione e sotto precise indicazioni di un esperto, poiché può causare fotosensibilizzazione, e a dosi molto elevate può avere effetti depressivi. Sconsigliata in gravidanza in virtù del suo potere emmenagogo.


questo il vero aspetto della pianta....L'avete già vista, no?

Attenzione anche alla gemella cattiva! Infatti molte erbe hanno la caratteristica di avere una pianta quasi uguale con effetti, però contari e spesso letali. Nel caso dell'angelica, questa assomiglia molto alla cicuta, erba pericolosissima e velenosa, nota grazie a Socrate che la bevve proprio per suicidarsi dopo la condanna.

La Ricetta
Il famoso vino di angelica, usato come coadiuvante digestivo, è una bevanda tradizionale e di facile preparazione.
Gli ingredienti sono: 30g di radice di Angelica, 1l di vino rosso, 4g di cannella in polvere. 
Lasciare il tutto in infusione (a freddo) per quattro giorni in una bottiglia chiusa. Quindi filtrare. Bere un bicchierino da liquore un paio di volte al giorno.

Un decotto di echinacea - preparato portando ad ebollizione 2,5 dl di acqua con un cucchiaio di radice di echinacea per cinque minuti- versato su di un cucchiaino di angelica e lasciato riposare per una decina di minuti, diventa una buona tisana contro il raffreddore


I gambi di angelica sono una leccornia se canditi, e l'aroma dei fiori e delle foglie arricchisce le insalate verdi.